Marcello Mottola
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Posted - 12 maggio 2011 : 16:04:22
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L’arte ritrovata nella sagrestia dei Gerolamini. capolavori di Luca Giordano e Guido Reni salvati dal degrado
Man mano che il lenzuolo bianco viene tirato via, il fiato diventa sempre più corto, quando il quadro appare per intero il respiro si ferma del tutto, per un paio di interminabili secondi: trovarsi faccia a faccia con il «San Gennaro nella fornace» di Luca Giordano è una esperienza che inebria e commuove allo stesso tempo.
Sagrestia della chiesa dei Gerolamini: il caos di via Duomo e dei Tribunali qui dentro non si percepisce. Agli antichi mobili che custodiscono i paramenti sacri dei Gerolamini sono appoggiati i dipinti ritrovati e pronti ad essere restituiti alla città: sono quattro opere di Luca Giordano e tre di Guido Reni.

Per centinaia di anni hanno adornato i muri della bellissima chiesa, poi un giorno sono state portate via: le hanno «salvate» dal degrado che aggrediva ogni cosa. Sono state affidate ad esperti restauratori e poi conservate nei depositi dell’Oratorio in attesa che la chiesa tornasse bella come un tempo. Oggi la maggior parte delle opere è tornata al suo posto: il restauro della chiesa è quasi terminato. Per completare il lavoro manca solo una piccola porzione sulla sinistra dell’ingresso, proprio quella dove sarebbero dovuti tornare i quadri che, in attesa, sono rimasti nascosti. Li ha riscoperti padre Alessandro Marsano, giovane e agguerrito rettore dei Gerolamini che ha deciso di restituirli alla città mettendoli in mostra permanente in una sala appena restaurata. La sala aprirà sabato prossimo, «Il Mattino» è riuscito a vedere in anteprima quei quadri, per raccontarli ai napoletani. E anche per spiegare la storia di questa novità : «Vuole soprattutto essere un segnale - dice sorridendo padre Marsano -. La notte di Capodanno qualcuno con potenti botti ha colpito la chiesa, appena riaperta dopo trent’anni di chiusura. Quei colpi hanno provocato danni e ci hanno costretti a chiuderla di nuovo, ma noi non ci fermiamo, non ci arrendiamo. Consentire ai napoletani di rivedere i quadri di Luca Giordano e Guido Reni è la nostra maniera per dire che siamo vivi anche se le porte della chiesa sono chiuse e la piazza è interamente coperta dai rifiuti». I quattro quadri di Luca Giordano che tornano in mostra sono «San Gennaro nella fornace», «San Carlo Borromeo e San Filippo Neri», «San Carlo Borromeo bacia le mani a San Filippo Neri» e «San Nicola di Bari ed i fanciulli salvati dal tino». Le tre opere di Guido Reni sono «Gesù incontra San Giovanni Battista», «L’estasi di San Francesco» e la «Fuga in Egitto», quest’ultimo già visibile abitualmente nella quadreria dei Gerolamini e per l’occasione spostato nella nuova sala.
Per realizzare il piccolo miracolo dell’allestimento di questa mostra si sono mossi in tanti e tutt’ora sono all’opera per fare in modo che tutto sia a posto per l’inaugurazione di sabato. In occasione della apertura della nuova sala con i quadri ritrovati è stato deciso di consentire le visite anche alla sagrestia dei Gerolamini. E anche questo è un «unicum»: quel luogo non è mai stato ufficialmente aperto ai visitatori anche se custodisce preziosi paramenti antichi ed è arricchito, sulla volta, da un «San Filippo Neri in gloria» che in antichità era attribuito a Luca Giordano ma che, più probabilmente, è stato realizzato da Giovan Battista Beinaschi. Per accedere alla mostra dei quadri riscoperti e vedere la Sacrestia verrà chiesta, inizialmente, una offerta simbolica, il denaro servirà per recuperare le spese dei materiali usati per riattare la sala dell’esposizione.
(IL MATTINO DEL 12/5/11 © RIPRODUZIONE RISERVATA)
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Edited by - Marcello Mottola on 12 maggio 2011 23:59:32 |
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