la rigenerazione del patrimonio chiesastico napoletano tra illusione e fallimenti
CHIESE IN COMODATO D'USO: MOLTO SFRUTTAMENTO, POCHI BENEFICI ...
edifici del culto dismessi, le nuove destinazioni d'uso contrastano con la sacralità dei luoghi e non aiutano la manutenzione.
una chiesa cinema
giovedì 15 novembre 2018
i recenti fatti di cronaca, relativi alla profanazione di una chiesa napoletana in comodato d'uso, hanno riportato in primo piano la singolare situazione in cui versano i numerosi edifici del culto dismessi nel capoluogo partenopeo. Oltre alla antica chiesa di San Gennaro all'Olmo, dissacrata da un indicibile e blasfema manifestazione a sfondo satanico altrettante chiese, affidate dalla Curia ad associazioni ed enti vari, lamentano molto sfruttamento e scarsissimi benefici.
Tra queste la prestigiosa Basilica di San Giovanni Maggiore, che già da tempo organizza eventi, spettacoli e convegni, con grande profitto e scarse ricadute, per il mantenimento della chiesa stessa. Una situazione questa comune a molte altre chiese come San Francesco delle Monache; Santa Caterina a Formiello; lo Spirito Santo etc.. che, seppure in affidamento, non beneficiano delle necessarie risorse economiche previste da queste speciali convenzioni. per la loro cura e manutenzione. Questo fenomeno assai diffuso comporta quindi la degenerazione degli edifici sacri fino a ridurli alla funzione di semplici contenitori per eventi e manifestazioni lucrose che offendono e rinnegano la sacralità dei luoghi senza nessun pudore. Da qui la necessità di una seria verifica degli affidamenti, invocata dal nostro Comitato alla Arcidiocesi di Napoli, per il rigoroso rispetto e la corretta applicazione delle disposizioni curiali in materia di comodato d'uso . * in basso un banchetto in chiesa