aumenta il degrado degli edifici sacri nel centro storico di Napoli
ALLARME NEL SITO UNESCO, DECINE DI CHIESE A RISCHIO CROLLO ....
Fallito il programma dei restauri Unesco - il grande patrimonio chiesastico napoletano resta in pericolo - nei Decumani decine di chiese a rischio crollo - lunga lista del Comitato Portosalvo che descrive le dimensioni del fenomeno ed evidenzia le situazioni più gravi.
giovedì 28 marzo 2019
dopo l'ennesimo crollo avvenuto nel cuore del centro storico di Napoli, il Comitato di Portosalvo, da decenni impegnato in difesa delle chiese di Napoli, rilancia l'allarme e denuncia un sostanziale aggravamento degli edifici del culto dismessi: 'la metà delle chiese di Napoli è in malora e decine di esse sono a rischio crollo'. La situazione degli edifici ecclesiastici napoletani ci dice infatti che quasi la metà delle oltre 500 chiese napoletane sono nei Decumani e che la maggioranza di queste risultano li abbandonate all'incuria e al degrado da tempo immemore. Lunga la lista delle chiese che sono esposte a maggior rischio, tra queste si segnalano per gravità quelle di Santa Maria a Piazza; la Scorziata; San Biagio dei Caserti; Santa Maria Cosmedin; Gesù e Maria; San Nicola alla Carità; Santa Croce al Mercato; la Trinità alla Cesarea; San Giuseppe alla Scalze; Santa Maria delle Grazie a Caponapoli; la Cappella di Palazzo Spinelli e la stessa Santa Maria di Portosalvo che, nonostante il cantiere, lamenta seri problemi di staticità da molto tempo. Per questo motivo, dopo gli ultimi accadimenti, che certificano il totale fallimento del Grande Progetto Unesco, si auspica un attento monitoraggio da parte degli enti preposti per evitare nuovi e clamorosi crolli nel centro antico più importante e più grande d'Europa. .