ancora ritardi e scelte sbagliate per il rilancio del sito Unesco più grande d'Europa
CENTRO STORICO DI NAPOLI: DALLA POSSIBILE RIQUALIFICAZIONE ALLA TOTALE DEVASTAZIONE
fallito il programma degli interventi nel sito unesco si procede solo con la rimozione dei basoli e i discutibili restyling della pavimentazione lapidea - salta il restauro delle chiese in degrado.
venerdì 20 aprile 2018
dopo oltre 20 anni di ritardi e tante promesse il centro storico di Napoli passa dalla possibile riqualificazione alla totale devastazione. I micidiali restyling, adottati dall’amministrazione comunale, per la tanto attesa rigenerazione del sito, stanno facendo oggi più danni che benefici. I restauri previsti per le numerose chiese in degrado sono ormai quasi tutti saltati mentre, a Porta Capuana e a Piazza Mercato, si stanno addirittura rimuovendo le originarie e preziose pavimentazioni lapidee. Il famoso basolato vesuviano, che per secoli ha caratterizzato i luoghi più belli del sito Unesco più grande è più importante d’Europa, si sta infatti sostituendo con materiali nuovi e diversi che non hanno niente a che fare con la storia dei luoghi. Sembra incredibile ma, nei cantieri in corso e sotto l’egida dell’Unesco, si sta effettivamente devastando il secolare manto stradale che contraddistingue gli antichi cardi e i decumani di Napoli in tutto il mondo. Di conseguenza si stanno alterando le peculiarità del territorio e l’identità storica della città antica che é patrimonio mondiale dell’umanità. Tutto ciò nel silenzio delle istituzioni e nella palese violazione dei principi fondamentali del Codice del Paesaggio e dei vincoli architettonici per la tutela dei beni culturali