Marcello Mottola
Moderator
 
Italy
191 Posts |
Posted - 12 luglio 2011 : 13:04:00
|
Il rilancio di Napoli parte dal recupero del suo centro storico, dichiarato Patrimonio dell'umanità dall'Unesco dal 1995. Che cosa è stato fatto finora e cosa resta da fare? Se prendiamo in esame Piazza del Mercato (già Foro Magno), una delle piazze storiche di Napoli, scopriamo che è una delle maggiori piazze della città. In origine non era altro che uno spiazzo irregolare esterno al perimetro urbano, chiamato Campo del Moricino (o Muricino) perché retrostante alle mura divisorie della cinta muraria cittadina.
Gli Angioini ne fecero un grande centro commerciale cittadino, ribattezzandolo Mercato di Sant'Egidio e, quindi, Piazza Mercato, snodo fondamentale dei traffici provenienti da tutto il Mediterraneo. Ivi si svolgevano le esecuzioni capitali, ad esempio la decapitazione di Corradino di Svevia, fino a quelle dei giacobini dopo la soppressione della Repubblica Partenopea del 1799. Sempre qui si svolse l'insurrezione popolare più celebre della storia moderna di Napoli, nel 1647 la piazza fu il centro della rivolta guidata da Masaniello.
Cosa si deve fare in questa piazza per far risplendere il glorioso passato?
La riqualificazione della piazza, già prevista dal Piano Regolatore del 1999, rimane tutt'oggi sulla carta. Sono stati scritti fiumi d'inchiostro sugli interventi che riguardano la riqualificazione dell'area: "Piazza Mercato recupererà i suoi borghi, Sant´Eligio e Sant´Erasmo, come già fatto agli Orefici. Qui caffè letterari, l´isola del tessile e la casa del giocattolo.
La piazza diverrà sede del Palazzo delle Letterature e sede dell´incontro mondiale delle letterature nell´ambito del Forum 2013" si scriveva sui quotidiani già nel lontano 2009 proprio mentre spadroneggiavano guardamacchine (per nulla infastiditi dagli episodici blitz dei vigili urbani), che proponevano agli automobilisti un listino delle tariffe orarie e mensili per parcheggiare (con abbonamenti dai 150 ai 300 euro al mese).
Per non parlare dei monumenti della piazza: la chiesa di Sant´Eligio era, ed è, devastata da graffiti selvaggi mentre le fontane-obelisco, costruite per far fronte alla peste scoppiata nel 1656, sono divenute il simbolo del degrado. Infatti le teste dei leoni posti sui basamenti in piperno giacciono decapitate alla stregua dei nobili del passato.
E, come se ce ne fosse bisogno, un'altra pagina triste si scrive in questi giorni. Com'è stato scoperto da Antonio Pariante, Presidente del Comitato Portosalvo di Napoli, e Antonio Di Gennaro di Assoutenti, che hanno lanciato l'allarme, inviando alle istituzioni una Cartolina per l'Unesco (in foto), la piazza è divenuta un campo di calcio in piena regola. Sono state sistemate le porte e sui sampietrini sono state disegnate le strisce di gesso al fine di delimitare il terreno di gioco.
Di giorno si susseguono tornei organizzati, mentre le partitelle a tarda ora sono possibili grazie ad un impianto d'illuminazione per le partite notturne. Insomma manca solo il manto erboso per scavalcare lo stadio San Paolo di Fuorigrotta nell'ospitare le partite casalinghe del Napoli Calcio. Su questa vicenda restano vergognosamente mute la Seconda Municipalità di Napoli e la Soprintendenza dei Beni Culturali, mentre la Polizia Municipale è ignara di tutto.
Che cosa è stato fatto finora e cosa resta da fare per il rilancio del centro storico? Forse è ora di creare dei campi da calcio per cittadini dilettanti e, nonostante i proclami, evidenziare che Piazza Mercato resta un luogo da Serie B, la parente povera e maltrattata della luccicante Piazza del Plebiscito.
http://www.agenziaradicale.com/index.php?option=com_content&task=view&id=12574&Itemid=40 Arte & Dintorni: Campo di calcio nella piazza di Serie B domenica 10 luglio 2011 di MARCELLO MOTTOLA
|
|