leopoldo
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Posted - 01 febbraio 2011 : 22:08:45
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Il toponimo del quartiere è legato alla leggendaria notizia che riferisce che l’apostolo Pietro, in viaggio verso Roma, qui transitò e sostò; quel luogo sarà individuato come Paternum e la piccola comunità di fedeli che si sviluppò avrà il nome di Sancti Petri ad Paternum. Nel 1772, secondo l’autorevole testimonianza di S. Alfonso Maria dei Liguori, avvenne un fatto particolarmente significativo per il quartiere, un avvenimento tanto sacrilego quanto singolare: il furto di alcune particelle consacrate. Il miracolo, riconosciuto dalla Chiesa, si riferisce al fatto che le ostie consacrate furono ritrovate dopo un mese sotto un mucchio di letame in seguito all’apparizione di misteriose luci sul luogo. Dal punto di vista puramente scientifico sarebbero dovute risultare in stato di decomposizione, invece furono ritrovate del tutto intatte. La chiesa consacrata all’apostolo Pietro, sorge sulla piazza principale. Fu realizzata nel Settecento, presenta la cupola ellittica con unica navata e quattro cappelle laterali: tutti gli altari sono realizzati in marmi policromi del Settecento, come la magnifica balaustra. Tra le opere conservate va segnalato il gruppo ligneo che raffigura S. Anna e Maria bambina. All’interno della chiesa si possono ammirare anche un organo polifonico dei primi del Novecento, la volta affrescata con episodi della vita di S. Pietro e, nella cupola, la Gloria dei santi e I Quattro evangelisti nelle lunette. Nel quartiere vi è anche la chiesa di S. Maria della Purità, edificata nel 1894, per volontà del barone Antonio Colella, su una preesistente cappella seicentesca, fondata il 18 giugno 1654 per volere di Filippo Macedonio.
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