barocco1979
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Posted - 20 gennaio 2011 : 13:38:09
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Il territorio di Ponticelli si estende ad est di Napoli, e presenta le caratteristiche dei terreni vulcanici. La località "Cupa Pironti" (attuale Via Bartolo Longo),dove si sono verificati i ritrovamenti archeologici, si estende a mezza costa lungo il declivio del vulcano a circa 60/70 metri sul livello del mare, in una zona salubre e produttiva, dove nell'antichità si estendevano uliveti, vigneti e frutteti. Nell'area, in epoca romana, vi era una serie di aziende agricole o ville che sfruttavano le risorse del territorio. L'area subì nel I sec.d.C. i disastrosi effetti del terremoto del 62 d.C. e dell'eruzione del 79 d.C. L'esplorazione archeologica che nel 1987/88 è stata condotta nella zona (a seguito dei ritrovamenti di strutture antiche avvenuti nel corso dei lavori del Programma di Edilizia Residenziale del Commissariato Straordinario del Governo) ha permesso di mettere in luce due impianti residenziali. Il primo(ancora in vista e recintato) è costituito da una villa risalente, nella sua fase più antica, ad età repubblicana (II sec.a.C.), come attestano strutture in opera quadrata, poi successivamente inglobate in murature in opera reticolata. Del complesso è stata messa in luce soprattutto la pars rustica, incentrata su una cella vinaria ospitante più di 20 dolii interrati per la conservazione del mosto ricavato, nell'attiguo torcularium, dall'uva prodotta nei vigneti che circondavano la villa. Il complesso fu danneggiato dal terremoto del 62 d.C. e probabilmente era ancora in restauro nel 79 d.C., quando il 24 agosto fu sepolto dall'eruzione del Vesuvio. La pars urbana della villa si estendeva ad est, e non è stata ancora portata in luce, mentre a nord si trovava la cucina. Dopo la catastrofe dell'eruzione, che ricoprì tutta l'area, la zona, agli inizi del II sec.d.C., fu rioccupata da una nuova villa. Il complesso-che si estendeva davanti all'edificio L1 e che per motivi di conservazione è stato reinterrato-aveva un impianto rettangolare. Nel settore sud-est era la zona residenziale; a nord erano invece disposte le strutture produttive, comprendenti un impianto per la lavorazione dei prodotti agricoli, infrastrutture per il rifornimento idrico, alloggi per i lavoranti. A ridosso della villa era impiantata la necropoli, di cui sono state recuperate 23 tombe. Il complesso fu definitivamente abbandonato nel VI sec.d.C. Massimiliano Piccenna
Massimiliano Piccenna |
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