barocco1979
Starting Member
Italy
31 Posts |
Posted - 01 gennaio 2011 : 23:12:16
|
Personalmente non so definire o quantificare la gioia, emozione ed orgoglio che provo, da Napoletano, e da appassionato di arte e cultura, quando mi trovo davanti alla meravigliosa Basilica di S.Chiara. Constatare come sia stato incredibile, nonostante i disastri bellici della II Guerra Mondiale, che sia potuta tornare allo splendore Gotico originario del XIV Secolo. Ma altrettanto non so definire l'orrore, il dolore, lo sdegno di vederla ancora vittima di un tale degrado nelle parti esterne. Le scritte tolte senza alcuna tecnica e cura professionale, col rischio di sfregiarla irremediabilmente, ed ancora tutte le scritte fatte con lo spray sulla fiancata sinistra e sul Portale sinistro del '700. Possibile che non si trovi una soluzione per porre fine a tutto ciò? Sarebbe davvero impossibile per lo Stato che è il propietario del complesso trecentesco (S.Chiara infatti appartiene al Fondo Edifici di Culto dello Stato) instituire un servizio di vigilanza? Ma c'è un altra vergogna che riguarda S.Chiara che andrebbe cancellata. Mi riferisco a quella lapide posta all'ingresso, nell'Atrio. Sì, proprio quella che recita:"Dopo secoli di glorie questo tempio dalla guerra distrutto risorge ara di pace nel cuore di Napoli antica e accoglie nomi e memorie di quanti versarono il sangue in auspicio di amore tra i popoli 4 agosto 1943- 4 agosto 1953" Perchè quella lapide compie un altrettanto, immane oltraggio; fa credere che quella che ci si trova davanti sia nient'altro che una banale imitazione dell'Originale Tempio Angioino, un falso. Quando in realtà non lo è, amorevolmente fatto riemergere dalle sovrastrutture barocche dopo il bombardamento del 4 agosto 1943. Una volta ho dovuto correggere una coppia di turisti del Nord, ed un'altra volta una coppia di Napoletane, tutti ingannati da quella lapide, che faceva credere loro che la Chiesa fosse stata ricostruita ex novo. Quando ci sono le foto d'archivio che testimoniano che l'unica parte ricostruita fu il tetto. Su quella lapide l'aggettivo "distrutto" dovrebbe essere sostituito da "ferito" e il verbo "risorge" con "riapre". Sorveglianza, ripulitura dalle scritte, correzione di quella lapide e mettere a corrente della vera vicenda bellica e post bellica tutti i Napoletani,tutte le Guide Turistiche, i Testi,i Turisti e l'Opinione Pubblica Mondiale. Secondo il modestissimo parere del sottoscritto, questa sarebbe l'unica strada da percorrere per rendere giustizia ad un Monumento che il Mondo intero ci invidia. Massimiliano Piccenna.
Massimiliano Piccenna |
|