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Marianna Vitiello
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Posted - 06 ottobre 2010 : 17:37:57
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Brucia l'opera di Kosuth e nessuno la ripara
Un corto circuito danneggia l'installazione posta nella stazione del metrò a piazza Dante, ma non si registra alcun intervento. La denuncia di un comitato civico: è così da settimane
"QUESTE cose sono visibili" e in corto circuito. Non è un gioco di parole. È andata in fiamme l'opera di Joseph Kosuth ispirata al "Convivio" di Dante e intitolata, appunto "Queste cose visibili". Un misterioso (e ignorato) corto circuito ha danneggiato la famosa opera realizzata dall'artista newyorchese e sistemata all'interno della stazione della linea 1 della metropolitana, a piazza Dante.
L'opera di Kosuth è situata sulle scale mobili della stazione del metrò dell'arte e consiste in una lunghissima frase in corsivo realizzata con dei tubolari di neon sulla parete interna. La scritta tratta dal "Convivio" di Dante è lunga 15 metri per 1 e mezzo e alta 22 centimetri. Ora, però, un intero verso è saltato. Al suo posto i chiodi e i fili elettrici rimasti scoperti. Nuovo, triste monumento all'incuria.
La denuncia dell'opera d'arte danneggiata è del comitato civico di Santa Maria di Portosalvo. "Secondo alcune indiscrezioni, raccolte dai nostri collaboratori - spiega Antonio Pariante, presidente del comitato - l'installazione artistica risulta gravemente danneggiata già da alcune settimane ed è tuttora fuori uso e priva di manutenzione. È uno scandalo".
Sulle cause del cortocircuito i vigilantes della stazione dicono di non sapere niente. Potrebbe essere stato un problema elettrico, come opera di teppisti o vandali. La manutenzione della stazione dell'arte è affidata a un progetto curato dall'Accademia di Belle arti di Napoli, in virtù di un protocollo di intesa firmato con la Regione.
L'aspetto più grave è che la scritta è stata rimossa e basta. Nessun intervento. Eppure quei neon luminosi non sono semplici lampadine, fanno parte di un'installazione. Kosuth ha esordito a Napoli con un'installazione in piazza Plebiscito ispirata a una frase di Croce e, poi, ha voluto rinsaldare il rapporto con Napoli con l'opera permanente nella stazione della metropolitana di piazza Dante, che Gae Aulenti ha voluto per la struttura da lei progettata.
Nella stazione di piazza Dante ("la più moderna versione d'un museo d'arte contemporanea per una metropoli", come è stata sempre propagandata) ci sono anche le installazioni di Jannis Kounellis, Michelangelo Pistoletto, Nicola De Maria, Carlo Alfano.
(Fonte La Repubblica 28 settembre 2010 - articolo di CRISTINA ZAGARIA)
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Marianna Vitiello
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Posted - 06 ottobre 2010 : 17:39:50
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Nessuna incuria per l' opera di Kosuth'
«LE scritte dell' opera di Joseph Kosuth all' interno della stazione della Linea 1 della Metropolitana sono state rimosse dalla ditta che si occupa della manutenzione. Si dovevano sostituire gli elettrodi e rifornire di gas i neon. Normale amministrazione. Non c' è stata nessuna incuria». A parlare è Giovanna Cassese, direttrice dell' Accademia delle Belle Arti, dopo la denuncia del Comitato civico di Santa Maria di Portosalvo che ieri dalle pagine di "Repubblica" aveva segnalato lo stato di abbandono dell' opera dell' artista newyorchese. I giovani restauratori dell' Accademia di Belle Arti, riuniti in squadre, da più di un anno si occupano del restauro e della manutenzione delle opere collocate nelle stazioni. Ma in questo caso non sono responsabili dell' intervento degli ultimi giorni. «Era nei programmi intervenire su un' opera esposta alla luce per 17 ore al giorno - precisa la Cassese - Il Comitato Portosalvo ci indica come i responsabili della manutenzione. Non è così. Se ne occupa la ditta che ha provveduto all' epoca all' allestimento. A breve tutto tornerà a posto».
(Fonte La Repubblica — 30 settembre 2010 pagina 3 sezione: NAPOLI - articolo di Tiziana Cozzi)
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Marianna Vitiello
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Posted - 06 ottobre 2010 : 17:41:52
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Arte & dintorni. L’opera di Kosuth è danneggiata! Rebus manutenzione
“Prendetevi cura dei vostri monumenti e non ci sarà bisogno di restaurarli” così scriveva nel 1853 John Ruskin in The Stones of Venice, Le pietre di Venezia, mentre rivisitava lo splendore artistico della civiltà veneziana in contrapposizione con la decadenza culturale, civile e artistica della modernità.
E chissà se questa frase sia venuta in mente nel marzo 2002 a Joseph Kosuth, celebre maestro dell’arte concettuale statunitense, nel giorno in cui si inaugurava la sua opera istallata nella Stazione di Piazza Dante della metropolita di Napoli.
La frase di Ruskin torna d’attualità in questi giorni proprio perché l’opera del newyorkese Joseph Kosuth, fiore all’occhiello delle metrò dell’arte e ispirata al Convivio del sommo poeta Dante, al quale è intitolata la piazza, è stata vittima di un misterioso cortocircuito. L’opera Queste cose sono visibili si snoda su una superficie di circa 22 metri quadrati, si colloca sopra le scale mobili che conducono ai treni, ma in più parti è gravemente danneggiata.
Sono alcune settimane che l’intera opera è invisibile perchè spenta ed inoltre i tubolari di neon che compongono un intero verso sono stati totalmente rimossi, al loro posto una bella lacuna di circa 4 metri con chiodi e fili penzolanti. Ed ecco che la frase di Ruskin ci giunge in aiuto: a Napoli anche le opere d’arte contemporanea, teoricamente più facili da tutelare perché, in quanto realizzate di recente, richiedendo un minore sforzo di manutenzione e conservazione, subiscono la stessa cura, anche se sarebbe opportuno dire incuria, delle più datate opere del centro storico.
Che si tratti di campanili del duecento, colonne del cinquecento o basamenti del settecento, a Napoli diventano tutti, anche le opere del nuovo millennio, simbolo di degrado. Ma cosa è accaduto? Un semplice guasto al quale si è intervenuto in fretta e furia o un atto vandalico che vuole essere taciuto? Normale amministrazione? Non è dato saperlo.
La manutenzione della stazione dell'arte è affidata ad un progetto curato dall'Accademia di Belle arti di Napoli, in virtù di un protocollo di intesa firmato con la Regione Campania. I giovani restauratori dell' Accademia, riuniti in squadre, si occupano del restauro e della manutenzione delle opere collocate nelle stazioni. Ma guarda caso proprio “in questo caso non sono responsabili dell'intervento degli ultimi giorni - dichiara Giovanna Cassese, direttrice dell' Accademia delle Belle Arti - Ad occuparsene è la ditta che ha provveduto all'epoca all'allestimento. A breve tutto tornerà a posto”.
Un bando del 17 dicembre 2009 “PER IL CONFERIMENTO DI N. 3 INCARICHI DI PRESTAZIONE OCCASIONALE PER LO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’ DI MANUTENZIONE PROGRAMMATA DI OPERE D’ARTE INSTALLATE PRESSO LE STAZIONI DELLA LINEA 1 DELLA METROPOLITANA DI NAPOLI” sembra confermare l’esistenza di giovani specialisti addetti al monitoraggio.
Si apprende, inoltre, che tra le opere da monitorare e tutelare ci sono quelle della Linea 1 di Dante e che lo svolgimento di queste attività avvenga sotto coordinamento scientifico di uno staff dell’Accademia. Ipotizzando la totale estraneità nell’intervento di rimozione coatta della parte danneggiata dell’opera di Kosuth, gli studenti di Belle Arti dovrebbero essere maggiormente sensibili di fronte ad opere d’arte contemporanea ed in questo caso invece sembrerebbero assenti; questa vicenda ci dà lo spunto per interrogarci come tale servizio di attività di manutenzione programmata venga realmente effettuato (oppure non effettuato?).
Ci chiediamo, dunque, se questo bando è rimasto non espletato oppure è stato portato a termine? Se esiste uno staff stipendiato (il bando parla di 4700 euro annuali), che - sotto il coordinamento scientifico dell’Accademia di Belle Arti di Napoli - è addetto al monitoraggio ed alla manutenzione delle opere d’arte della metropolitana? E se tali addetti esistono come mai non è intervenuto nessuno, neppure per segnalare il danno alla Sovrintendenza?
(fonte Nuova Agenzia Radicale - mercoledì 06 ottobre 2010 - di Articolo di MARCELLO MOTTOLA) |
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Marianna Vitiello
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154 Posts |
Posted - 06 ottobre 2010 : 17:49:11
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Alcune foto che documento lo stato attuale dell'opera di Kosuth
(foto di Marcello Mottola)
(foto di Marcello Mottola)
(foto di Marcello Mottola)
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Edited by - Marianna Vitiello on 06 ottobre 2010 17:50:42 |
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