Marcello Mottola
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Posted - 29 maggio 2011 : 22:46:24
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La nuova sala d’esposizione del complesso dei Gerolamini è stata inaugurata appena ieri, ma la lista delle prenotazioni per entrare a vedere le opere in mostra è già lunghissima e il «sold out», il tutto esaurito, è dietro l’angolo. Sono esposte quattro opere di Luca Giordano e due di Guido Reni (i particolari li leggete nel colonnino di fianco alla fotografia) che erano rimaste nascoste per trent’anni e sono state riscoperte dal rettore dei Gerolamini, don Sandro Marsano, che si è battuto per restituirle alla città.
All’inaugurazione (in un giorno speciale, quello dedicato a San Filippo Neri, fondatore degli oratori dei Gerolomini) era presente la soprintendente al polo museale, Lorenza Mochi Onori che ha salutato con entusiasmo la novità: «Questa sala è stata recuperata grazie alla passione del rettore dei Gerolamini e al lavoro volontario di tante persone che hanno deciso di contribuire alla crescita del luogo e dell'intera città. L’apertura della nuova sala rappresenta un segnale importante: Napoli sa valorizzare il suo patrimonio, ha voglia di farlo. Questo è solo un punto di partenza». La storia dei quadri recuperati è nota: sono stati rimossi dalla chiesa e restaurati quando è partito il progetto di recupero della struttura. Siccome i lavori in un’ala della chiesa non sono stati ancora completati, quei quadri di Luca Giordano e Guido Reni, già riportati all’antica bellezza erano custoditi in fondo ai depositi del complesso dei Gerolamini ed oggi sono rispuntati e offerti al pubblico. La storia della sala adibita a nuova, piccola, quadreria, invece non è nota: si tratta di un ambiente che collega la bellissima chiesa alla sagrestia che è, a sua volta, un’opera d’arte. La vicenda del recupero di quel luogo l’ha raccontata nel corso dell’inaugurazione il rettore don Sandro Marsano: «Quando sono arrivato qui per la prima volta, questa sala era destinata a deposito di roba vecchia. C’era di tutto, era inavvicinabile. Poi un giorno mi è capitata fra le mani una antica stampa che mostrava l’antico utilizzo della sala: era un bellissimo salotto nel quale venivano accolti gli ospiti illustri dell’Oratorio e alle pareti c’erano decine di opere d’arte». Così, dopo aver visto quell’immagine, il rettore dei Gerolamini che è un genovese giovane e tenacissimo, ha deciso di restituirgli la dignità di un tempo: «Per rifare le pareti e gli stucchi avevamo bisogno del materiale che abbiamo comperato raschiando il fondo del barile della nostra cassa e chiedendo l’aiuto dei fedeli e degli appassionati d’arte. I soldi per la manodopera, però, non li avevamo. Ma si è presentata una squadra di persone che ha deciso di donarci il proprio tempo e una innegabile bravura. Così adesso la sala è tornata bella e vivibile, pronta ad accogliere nuovamente le opere d’arte come accadeva tanti anni fa». A seguire i lavori, per conto della Soprintendenza, Umberto Bile che è il responsabile di tutto il complesso dei Gerolamini ed ha offerto consigli e suggerimenti sia in fase di restauro della sala che nel momento dell’allestimento della mostra. Non si tratta di una quadreria né di una pinacoteca, lo ha precisato con forza ed entusiasmo il rettore dei Gerolamini, perché quello spazio sarà in continua evoluzione: pronto ad ospitare opere sempre diverse in esposizioni che non dureranno mai più di cinque, sei mesi. «L’Oratorio custodisce decine e decine di opere d’arte, molte delle quali non sono offerte in visione al pubblico perché hanno bisogno di restauro. Man mano che le tele verranno rimesse a posto, le esporremo in questa sala per consentire ai turisti, ma soprattutto ai napoletani, di riscoprire il loro patrimonio artistico. Una delle prossime tele che verrà restaurata è una «Madonna con bambino» di Luca Giordano per la quale era stato chiesto il contributo di solidarietà dei visitatori dei Gerolamini: un cartello con la scritta «me lo offri un caffé?» era stato posizionato davanti al quadro rovinato sistemato su un treppiede all’ingresso della sagrestia. Due restauratrici, Maria Rosaria Vigorito e Valeria Napolitano, passando davanti alla tela e vedendo la richiesta di donazione di 80 centesimi, si sono offerte di restaurare gratuitamente la tela che, nel giro di pochi mesi, potrebbe essere esposta nella nuova sala.
Il Mattino - 27/05/2011 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Edited by - Marcello Mottola on 29 maggio 2011 22:47:43 |
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