Marcello Mottola
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Posted - 07 dicembre 2012 : 15:02:53
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di Giuliana Covella NAPOLI - Erano da poco passate le 21, in piazza del Gesù, quando alla pioggia battente si è mescolata quella dei calcinacci caduti sulla testa di un gruppo di passanti. A lanciare l’allarme, martedì sera, sono stati alcuni malcapitati turisti. Una comitiva di visitatori stranieri che, passando accanto alla basilica dei Padri Gesuiti, si è vista «piovere» addosso pezzi di bugnato della facciata cinquecentesca. Tempestivo l’intervento dei vigili del fuoco, giunti sul posto dopo una segnalazione, che hanno transennato l’area.
Tanto lo spavento tra la gente, anche se per fortuna non vi sono stati feriti. Resta il fatto che la chiesa del Gesù Nuovo, nell’omonima piazza, sia «fasciata» da una recinzione a pochi giorni dalla festa dell’Immacolata. Già nei giorni scorsi c’erano stati dei segnali, con la caduta di calcinacci dalla facciata esterna della chiesa. Ma nessuno, a detta dei residenti e dei commercianti della zona, se ne sarebbe preoccupato, come accade di consueto.
Fino all’altro ieri sera, quando un gruppo di turisti si è visto colpire da alcuni massi caduti dall’alto, passando sul sagrato del Gesù Nuovo. Una piazza «cantiere» ormai, dove già la guglia dell’Immacolata è coperta da reti metalliche, dopo il cedimento che si verificò due anni fa. Per non parlare del tubo rosso che deturpa un lato della facciata esterna della chiesa dei padri gesuiti, sistemato lì allo scopo di canalizzare le acque che scorrono dal terrazzo superiore.
Monumenti che dovrebbero essere salvaguardati dal Ministero per i Beni culturali e dalle istituzioni locali, che invece stanno a guardare mentre il patrimonio storico-artistico del centro antico cade a pezzi. A puntare l’indice contro il lassismo degli organi competenti, in primis il Comune di Napoli, è Pino De Stasio, consigliere con delega alla Tutela del Centro storico alla II Municipalità: «Il vero paradosso – afferma – è che abbiamo uno tra i più bei patrimoni d’arte al mondo e non è mai stato attuato il piano di gestione per la manutenzione ordinaria e straordinaria di chiese e monumenti del centro storico. Un piano – sia chiaro – approvato, ma mai avviato. Eppure sono stati stanziati e annunciati più volte i famosi 100 milioni di euro per il recupero e la riqualificazione dei siti del centro antico di Napoli. In realtà risultano tuttora 140 le chiese che rischiano il crollo, se non si provvederà ad horas ad un serio intervento di restauro e recupero conservativo. Ancora una volta, dopo la guglia dell’Immacolata, è toccato alla chiesa del Gesù Nuovo pagare lo scotto dell’incuria in cui versano i monumenti e i luoghi di culto in questa città. È ora di intervenire con una seria programmazione, non con la politica degli annunci».
Divenuta simbolo di degrado e abbandono, piazza del Gesù con i suoi monumenti e la chiesa dove sono custodite le reliquie di San Giuseppe Moscati è il sito scelto dall’Unesco per apporre la targa (proprio sulla facciata della basilica del ‘500) con cui si riconosce il centro storico partenopeo «patrimonio dell’umanità».
Un riconoscimento che, di recente, Antonio Pariante, portavoce del Comitato Civico di Portosalvo, ha invitato a rimandare al mittente, dato che i napoletani non lo meritano. Altro scempio, a pochi passi dal liceo Genovesi, è la fontana di piazza Monteoliveto, vandalizzata e imbrattata da vernici indelebili. Ma qual è la soluzione?
«Chiaro che noi come Municipalità non abbiamo poteri – insiste De Stasio – ma le risorse potrebbero arrivare sia dal Ministero per i Beni culturali che dai fondi europei. Sì anche a sponsor privati per il recupero dei monumenti, delle chiese e delle tante cappelli abbandonate tra le vie dei Decumani. Ma quel che serve è un’azione complessiva di Comune, Regione e Governo centrale per salvaguardare un patrimonio inestimabile come quello del centro storico di Napoli».
Giovedì 06 Dicembre 2012 http://www.ilmattino.it/napoli/citta/calcinacci_sui_turisti_allarme_per_il_degrado_della_facciata_della_chiesa_del_ges/notizie/236315.shtml |
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